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44 tappe tra mari e monti: nasce il Cammino Basiliano per scoprire la Calabria

Da Rocca Imperiale a Reggio Calabria, passando per sentieri a ridosso del mare, colline sconfinate, borghi antichi, paesaggi montani e boschi secolari. Ci sono voluti 14 anni di studio e 8 di messa a punto, ma il Cammino Basiliano per scoprire la Calabria è finalmente realtà: un percorso in 44 tappe, 56 per chi volesse essere certo di esplorare la punta dello Stivale da cima a fondo, che si snoda attraverso 955 chilometri di bellezza e di natura incontaminata.

Al pari del celebre Cammino di Santiago, permetterà di toccare con mano i mille volti di una terra che vale davvero la pena girare in lungo e in largo. Perché, al di là della natura, questo lungo percorso conduce il visitatore dritto al cuore della Calabria più autentica, laddove ci si può imbattere nelle minoranze linguistiche, sia greche che albanesi, nell’arte, nella storia e nella fede di questa regione del Sud Italia.

Ogni tappa è pensata per poter essere affrontata in un giorno di cammino, ragion per cui il Cammino Basiliano ha una durata ideale di 44 giorni, 56 nella variante estesa. Chi deciderà di esplorare la Calabria troverà al termine di ogni percorso un posto in cui dormire e rifocillarsi: si troverà accoglienza presso castelli, monasteri, bed and breakfast e alberghi diffusi.

L’itinerario è naturalmente già stato messo a punto, ma da qui a breve sarà online un sito web che permetterà di scaricare le tracce GPS, di approfondire le peculiarità di ogni tappa e di avere maggior informazioni sulle strutture convenzionate in cui sarà possibile trovare vitto e alloggio. Ad annunciarlo è il responsabile del progetto, Carmine Lupia, ex direttore delle Valli Cupe.

Il punto di partenza, come detto, è Rocca Imperiale, un suggestivo borgo medievale che si affaccia sul Mar Ionio. Si procederà poi a piedi attraversando i comuni di Canna, Nucara, Santa Maria degli Antropici, Oriolo, Alessandria del Carretto, Cerchiara Calabra e Santa Maria delle Armi sino a raggiungere l’incantevole borgo di Civita, nel cuore del Parco nazionale del Pollino e della riserva naturale delle Gole del Raganello.

Dopo poco più di una settimana di marcia i camminatori basiliani continueranno la loro marcia passando per Cassano allo Ionio, Terranova da Sibari, Corigliano, Rossano, Paludi, Longobucco, Ortiano e Bocchigliero. A Campana, la tappa successiva, potranno ammirare dal vivo i Giganti dell’Invallicata, dei megaliti che hanno le forme inequivocabili di un elefante e di un guerriero.

A questo punto ci si addentrerà nella Sila più incontaminata, con tappe indimenticabili nei comuni di Umbriatico, Verzino, Savelli, Castel Silano, San Giovanni in Fiore, nel territorio del Lago Ampollino, del monte Gariglione e a Buturo. La marcia nella natura della Calabria continuerà poi attraverso Sersale, Sellia Superiore, Zagarise, Catanzaro, Tiriolo, San Floro e Squillace, non troppo distanti dall’incantevole Costa degli Aranci che nulla ha da invidiare alle mete tropicali.

Il Cammino Basiliano farà tappa, ancora, a San Vito allo Jonio, Cardinale, Serra San Bruno, Ferdinandea, Bivongi, Stilo, Pazzano, Caulonia, Mammola, Martone, Gioiosa e Gerace, ad oggi considerato uno dei 20 borghi più belli d’Italia. La sua architettura autenticamente medievale e la collocazione all’interno del Parco Nazionale dell’Aspromonte, in effetti, fanno di esso un gioiello raro tutto da scoprire.

A questo punto, nella variante standard, mancheranno soltanto 14 tappe. Si passerà quindi da Ardore, Bovalino Superiore, Casignana, Samo, Africo, Gallicianò, Condofuri Superiore, Santuario delle Cappelle, San Lorenzo, Bagaladi e attraverso la suggestiva frazione di Pentedattilo, con la sua conformazione decisamente atipica, nel comune di Melito Porto Salvo.

Gli ultimi tre giorni del Cammino Basiliano saranno dedicati, rispettivamente, a Fortezza San Niceto, Motta San Giovanni e Reggio Calabria. Dopodiché si farà ritorno a casa, ovunque essa si trovi, con gli occhi sazi di paesaggi di rara bellezza, col cuore pieno zeppo di splendidi ricordi e con la mente ancora frastornata dagli odori e dall’incanto che solo una terra eclettica come la Calabria sa regalare ai suoi visitatori.