La storia…
In uno dei tratti più belli dell’Area Marina Protetta “Capo Rizzuto” sorge uno dei castelli più affascinanti d’Italia, grazie anche alla sua particolare ubicazione che lo vede trionfare su un isolotto legato alla costa solo da una sottile lingua di terra. La fortezza edificata nel XV sec. non ospitò mai la nobiltà del luogo, ma servì da ricovero per soldati impegnati contro gli attacchi degli invasori provenienti dal mare. L’attuale roccaforte poggia su fondamenta risalenti al periodo Magno-Greco (400 a.c.), utilizzata nel tempo anche dai romani fu il rifugio di Annibale, in ritirata. Ancora oggi è possibile notare le diverse fasi edilizie sovrapposte le une alle altre in epoche diverse, normanni, svevi, bizantini, angioini e aragonesi che elevarono sui muraglioni greci possenti difese castellane modellate secondo i tempi. La fortezza continuamente attaccata dai Turchi, rimase popolata fino agli inizi dell’800, anno in cui la popolazione si trasferì sulla terra ferma dando vita ad un piccolo borgo di marinai, oggi l’attuale centro turistico.
La Fortezza Aragonese, quasi interamente restaurata, è caratterizzata da alcune stanze (la sala video, la sala foto e la “Sala Phrurion”); un borgo antico con i resti di una piccola chiesetta e una cappella; i bastioni panoramici; la torre, risalente al XIII sec., punto più alto della fortezza.
- INGRESSO USCITA
- BIGLIETTERIA UFFICIO INFORMAZIONI: Distribuzione di materiale informativo sul territorio; vendita di gadget; prenotazioni guide turistiche ed escursioni per il castello, il battello a fondo trasparente e acquario.
- TOILETTES
- CAPPELLA: La Cappella, risalente al XVI secolo dc, è caratterizzata da una copertura a “volta a botte” ove è presente l’unico affresco di tutta la struttura. Tale affresco rappresenta una figura maschile racchiusa in una cornice dipinta di rosso: un individuo con barba e capelli bianchi, uno scudo sul braccio sinistro e il braccio destro rivolto al cielo con le dite a “V2, poste a simboleggiare vittoria o pace.
- CHIESA: Costruita all’ingresso del borgo nel XVI secolo dc, la chiesetta, rivestita da materiale litico parzialmente visibile, si presenta a pianta rettangolare ad un’unica navata che culmina in corrispondenza dell’altare in pietra incoronato dall?abside tondo.
Una recente campagna di scavi, ha portato alla luce quello che il crollo della struttura originaria ci ha lasciato: una tomba bisoma (doppia), fatta di pietra cruda (ciottoli e terra cotta come legante), una tomba singola, che invece presenta una nuova struttura più compatta, e un ossario posto dietro l?abside. - BORGO ANTICO: (XVI sec.) Un piccolo agglomerato urbano composto da piccole botteghe e mercati dove la popolazione si riuniva per lo scambio delle merci.
- PONTE LEVATOIO: L’ingresso alla Fortezza avveniva tramite l?attraversamento di un ponte levatoio. In alto, sopra il varco, son presenti due feritoie dalle quali due grosse corde o catene servivano per alzare o abbassare una struttura lignea. Sotto il ponte levatoio, una cisterna per la raccolta dell’acqua piovana che ne dà riscontro, la piccola rientranza sul lato destro lungo il muro: qui un sistema di tubazione in terracotta, raccoglieva l’acqua piovana dal terrazzo e la canalizzava nella cisterna sottostante. L’ingresso principale alla Fortezza, sintetizza la caratteristica dell?architettura militare aragonese, riscontrabile in molte strutture storiche del sud Italia e del territorio spagnolo. I bastioni quadrangolari, con mura possenti che scendono in maniera irregolare per tenere a distanza il nemico e scoraggiare l’assalto; i bilobati, merlature a due o tre gobbe che incoronano le mura, il parapalla, cordolo posto a metà muro; e le finestre dette a “bocca di lupo” (lato sinistro perfetto esempio).
- SALA MOSTRE
- SALA VIDEO
- SALA PHRURION GRECO : (IV sec. A.C.) Enormi massi quadrangolari del periodo greco. Qui era situato l’antico porto greco, una banchina, per l’attracco portuale delle navi commerciali.
- BASTIONE OVEST: Qui son presenti i resti della pavimentazione originale della fortezza.
- TORRE: La torre cilindrica presenta il suo impianto originale probabilmente risalente all?epoca Angioina (intorno al XIII sec.). Il dongione è diviso in tre piani, collegati da una scala a chiocciola interamente ricavata nella grossa parete perimetrale. Alla base della torre, una cavità era destinata alla raccolta e alla conservazione delle acque piovane.
Orari di apertura al pubblico
ingresso gratuito
NB: Si fa presente che gli orari possono subire variazioni anche da un giorno all’altro
Mattina | Pomeriggio | |
Lunedì | CHIUSO | |
Martedì | 08:30 – 14:00 | |
Mercoledì | 08:30 – 14:00 | |
Giovedì | 14:00 – 20:00 | |
Venerdì | 08:30 – 20:00 | |
Sabato | 08:30 – 20:00 | |
Domenica | 08:30 – 20:00 |